MOAS

Movimento per l'Adeguamento Sociale        
													
 
MOAS 4 .
PROBLEMI SOCIALI ATTUALI, CAUSE E SOLUZIONE.
CONDIZIONI PER OPPORTUNITA' E CONOSCENZA
 
 
esposizione dell' analisi e della proposta MOAS, al gennaio 2015.
 
 
contiene il Programma MOAS, alla stessa data
 

 

2015 Copyright by

EUROMA – Editrice Universitaria di Roma – La Goliardica

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con citazione della fonte e donazione libera.

 
 
 
4, testo, pp 21-32
 
 
 

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MOAS 4, testo


 

 

situazione e obiettivi

 

1.1.0 situazione attuale. problemi e carenze

 

attualmente sono presenti due gruppi di elementi che le persone vogliono risolvere.

 

il primo riguarda condizioni che sono arrivate a livello di problema

e che per questo possono essere definite problemi attuali.

possono essere sintetizzate in:

 

1, difficolta' economiche globali;

2, disagio nelle condizioni di vita, fino alla impossibilita' di inserimento in societa';

3, problemi ecologici e biologici,

manifestati dalle alterazioni climatiche, dal livello degli inquinanti,

anche di tipo microbiologico e radioattivo, dalla estinzione delle specie;

e' una alterazione in crescita rapida ed esponenziale,

con una possibilita' di livelli critici a breve termine.

nonostante questa condizione precritica, persistono azioni altamente incongrue

con questo disequilibrio.

non e' esagerato prevede una situazione catastrofica in pochi anni,

a cui nessuna dirigenza sta dando la necessaria importanza.

4, conflittualita' locale ed internazionale.

 

il secondo gruppo di elementi che le persone vogliono risolvere

riguarda le opportunita' di esistenza,

che risultano essere molto inferiori rispetto alle possibilita'.

questo secondo gruppo puo' essere sintetizzato in:

 

5, scarsa qualita' di vita, di opportunita' e di cultura rispetto alle potenzialita'.

 

questo ultimo elemento riguarda, ad esempio, il rapporto tra tempo dedicato al lavoro

e tempo libero, quanto risulta ottenibile con gli stipendi, il livello di cura delle citta' e del territorio e cosi' via.

questo secondo gruppo riguarda condizioni che non hanno raggiunto il livello di problema,

ma sono comunque elementi rilevati e che si vogliono modificare.


 

1.2.0 obiettivo dell' analisi

 

obiettivo di questa analisi e' dare un contributo

per il miglioramento delle strategie

finalizzate alla risoluzione delle condizioni arrivate a livello di problema

e al miglioramento delle altre condizioni, considerate insoddisfacenti rispetto alle possibilita'.

 

il contributo vuole essere adeguato per una risoluzione radicale dei problemi

e per l' ottimizzazione delle altre condizioni.


 

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premesse

 

2.1.0 cause immediate e cause origine.

 

per qualsiasi elemento osservabile sono presenti cause immediate e cause origine,

dove le prime sono quelle subito precedenti l' evento in osservazione

e le altre sono quelle che hanno dato inizio alla catena di eventi che ha prodotto, alla fine,

la condizione in analisi.

la rimozione delle cause immediate non puo' eliminare la catena causale, che rimarrebbe

in questo caso attiva, e che per questo potrebbe continuare a determinare quanto si vuole modificare, attraverso modalita' differenti.

una rimozione reale puo' essere ottenuta solo con la eliminazione degli elementi origine

della catena causale.

 

ad esempio, le cause immediate dei problemi e delle condizioni in analisi possono essere

la legislazione in corso.

queste leggi pero' a loro volta sono conseguenza della organizzazione sociale presente

e della cultura dominante;

e questa organizzazione e cultura derivano poi dalla psicologia umana.

gli elementi psicologici umani, le culture e le organizzazioni sociali sono quindi le cause origine dei problemi e delle condizioni descritte;

sono gli elementi iniziali della catena di eventi che, alla fine, produce quello che si vuole modificare.

solo una azione al livello di psicologia, cultura ed organizzazione, cioe' sugli elementi origine,

puo' garantire la rimozione radicale di quanto si vuole eliminare.

 

piccoli e grandi problemi si presentano ogni giorno.

problema e' infatti tutto quello che colpisce emotivamente, o attraverso necessita' o a causa di rischi.

problema e' anche la mancanza di rispetto, la conflittualita' nelle relazioni, la difficolta' economica,

oppure la grande e piccola criminalita'.

 

tutti questi problemi vengono affrontati a volte con reazioni dirette contro le cause origine,

a volte contro con reazioni dirette contro le cause immediate.

 

la reazione piu' frequente ed istintiva e' quella diretta all' elemento immediato che si e' manifestato.

molto meno frequente e' la reazione sulle cause origine.

 

la reazione sugli elementi immediati si manifesta con l' indignazione, la chiusura al dialogo,

la rabbia, paura, l' aggressione difensiva, la negativizzazione di tutto cio' che e' simile

al problema che si e' manifestato.

nel secondo caso la reazione cerca invece di comprendere quale possa essere l' elemento iniziale

della catena di eventi da cui il problema origina,

e quindi quale debba essere il significato reale dell' evento che si e' manifestato,

infine cosa possa essere efficace per la risoluzione delle cause origine.

 

anche gli Stati utilizzano le due possibilita' di reazione ai problemi.

la ricerca di un movente, le ipotesi sulle personalita' in un delitto, ad esempio,

seguono la logica della ricerca degli elementi origine.

la pena di morte, al contrario, e' il risultato di una reazione istintiva sulle cause immediate.

 

un problema e' uno squilibro che e' arrivato all' emersione. quindi un problema indica

uno squilibrio che deve essere ricomposto.

non agire sugli elementi origine lascia che questo squilibrio vada inevitabilmente oltre l'emersione.

 

le reazioni verso gli elementi immediati sono inefficaci, perche' non agiscono sulla ricomposizione

degli equilibri, e lasciano aggravare o accellerano l' aggravamento del problema.

le reazioni verso gli elementi origine fanno al contrario scomparire il problema,

perche' lo squilibrio che questo segnala viene annullato.

 

 

2.2.0 reazioni istintive primarie, opposizione, e reazioni logiche secondarie

 

la reazione al problema che si attiva attraverso una azione sulle cause immediate

puo' essere definita reazione istintiva primaria.

 

la reazione al problema che si attiva attraverso il tentativo identificazione e di modifica

delle possibili cause origine puo' essere definita razione logica secondaria.

 

la reazione istintiva primaria tenta un contenimento per opposizione, senza disinnesco

dello squilibrio origine, quindi non risolve ed aggrava i problemi.

le reazioni verso le cause immediate sono poi all' opposto della ricerca della conoscenza,

all' opposto della regolazione e quindi all' opposto delle necessita' evolutive dell' esistenza.

 

la reazione istintiva primaria e' per questo pericolosa e priva di cultura,

e quindi non piu' tollerabile.

 

la reazione logica secondaria diventa possibile da quando si puo' uscire dall' egocentrismo primario,

che permette l' intuizione delle connessioni, dell' importanza di ogni elemento e della loro regolazione (§ 7.4 ; 13.1)


 

2.3.0 logica di sistema

 

per poter identificare elementi causali origine all' interno di un sistema,

si deve evidentemente per prima cosa conoscere come il sistema e' costituito,

si debbono cioe' conoscere le caratteristiche, dinamiche e finalita' del sistema.

 

successivamente sara' possibile ipotizzare gli elementi causali profondi delle condizioni

da modificare, ed operare per la loro eliminazione


 

strategia

 

3.1.0 strategia per la risoluzione

 

l' obiettivo di questa analisi e' definire una azione sulle cause profonde dei problemi

e delle condizioni descritte, al fine di una loro risoluzione radicale.

 

questi problemi e condizioni si riferiscono all' area sociale;

e' quindi verosimile che sia la societa' ed il comportamento sociale delle persone

l' area dove sono presenti le cause profonde degli elementi da modificare.

 

seguendo la logica di sistema, si deve prima analizzare il sistema sociale,

per conoscerne la struttura e le dinamiche,

e per poter poi ipotizzare gli elementi causali profondi da eliminare


 

3.2.0 priorita' alla analisi della finalita'

 

e' conveniente separare e premettere l' analisi delle finalita' del sistema sociale

all' analisi degli altri elementi del sistema.

questa precedenza e' utile perche' permette di iniziare con la conferma della correttezza

dell' area di ricerca e perche' indica l' importanza delle considerazioni in discussione

 

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3.3.0 impostazione dell' analisi

 

l' analisi e' organizzata quindi come segue:

 

1, finalita' della societa'.

2, organizzazioni sociali possibili e relative caratteristiche e dinamiche.

3, elementi del sistema che determinano crescita o decrescita-problema-condizioni insoddisfacenti

4, variazioni necessarie per la garanzia dell' assenza di problemi e per condizioni restanti ottimali.


 

3.4.0 ottimizzazione

 

per portare al massimo l' efficacia della azione proposta

si e' operato per la ricerca di un intervento che fosse il piu' semplice possibile,

ovvero per la identificazione dell’ azione minima e sufficiente per ottenere il risultato.

 

una azione semplice ed efficace e’ la scelta piu’ conveniente in ogni strategia

perche’ e’ quella piu’ facilmente realizzabile e la piu’ comunicabile e diffusibile.


 

3.5.0 altre iniziative presenti

 

sono presenti numerose iniziative con l' obiettivo di risolvere problemi sociali o di effettuare

altri miglioramenti, ma in tutte queste non e' prevista una azione sulle cause origine.

 

per questo motivo queste altre iniziative costituiscono una formidabile massa energetica

per azioni evolutive della societa', in relazione ad innumerevoli aspetti del vivere collettivo,

con numerosissimi risultati parziali di rilievo, che convergono a determinare una costellazione

di elementi positivi, ma tutte queste azioni evolutive potranno slatentizzarsi veramente

nelle loro massime potenzialita' solo quando anche l' organizzazione di base della societa'

sara' impostata a non ostacolare questi eventi di crescita sociale reale.

 

l' obiettivo di questo studio e' inibire all' origine i problemi e le condizioni definite , in modo

da determinare una trasformazione radicale della societa'

 

 

3.6.0 denominazione e simbolo del progetto

 

la condizione nella quale si svolge l' esistenza delle persone

e' un percorso evolutivo in un contesto sconosciuto.

in questo contesto, i problemi e le condizioni insoddisfacenti sono anche segnali

per le necessarie correzioni.

 

per questo motivo la soluzione dei problemi e il miglioramento delle condizioni corrispondono anche

ai continui adeguamenti necessari in questo percorso evolutivo in un contesto sconosciuto;

e per questo motivo la denominazione della iniziativa che viene qui presentata e’

Movimento per l' Adeguamento Sociale” (MOAS).

 

si prevede anche di associare la sigla MOAS ad un simbolo della nostra galassia,

con l' indicazione del punto di collocazione del nostro sistema e pianeta.

questo simbolo e' stato pensato per invitare ad uno spostamento culturale

verso una consapevolezza maggiore, ormai necessaria.

le due frecce presenti in copertina rappresentano la presenza costante della tendenza

a fenomeni che favoriscono o ostacolano la crescita sociale (§ 14.1)

e la continua possibile alternanza tra questi due elementi (§ 10).


 

finalita' del sistema sociale

 

4.1.0 a cosa serve il sistema sociale

 

il primo punto che questa analisi,

finalizzata alla ricerca degli elementi causali origine di problemi e condizioni,

ha previsto di trattare e'

la definizione di cosa deve essere considerato come finalita' del sistema sociale.

 

quello che si puo' osservare e' che le condizioni di vita delle persone

dipendono direttamente dalle caratteristiche della societa' in cui si trovano a vivere.

 

e' il sistema sociale in corso che determina le condizioni fisiche e la durata di vita,

la quantita' di lavoro necessario e quello di tempo libero e le possibilita' per utilizzarlo,

le condizioni delle abitazioni, delle citta' e dell' ambiente,

la cultura, e con questa la possibilita' di capire e percepire,

contatti armonici con gli altri oppure conflittualita' e rischi, e molto altro.

 

il fatto che il sistema sociale determini le condizioni di esistenza indica che ha una funzione.

 

questa funzione e' permettere l' esistenza e caratterizzarla al meglio.

 

questa funzione non e' realizzabile dai singoli.

per la sua realizzazione e' infatti necessario un lavoro enorme, che richiede la collaborazione

di tutti, del sistema sociale appunto, e che si basa anche su quanto realizzato

da tutti i predecessori.

 

si tratta quindi di una funzione indispensabile e non sostituibile.

 

la societa' e' cosi' un elemento di cui si dovrebbe avere la massima attenzione e cura

perche' possa garantire questa funzione.

 

inoltre dovrebbe essere nostro interesse portarlo anche alla sua migliore organizzazione possibile,

perche' le opportunita' che produce sono in rapporto al suo livello di sviluppo.

 

tutto questo potrebbe sembrare banale, ma questa necessaria consapevolezza e' invece

molto poco presente.

per questo, questo elemento, come sara' ancora piu' evidente poi,

deve essere ben definito e portato con decisione alla attenzione collettiva.


 

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organizzazioni sociali, caratteristiche e dinamiche

 

organizzazioni sociali

 

05.0 le tre possibili organizzazioni del sistema sociale

sono possibili tre differenti tendenze psicologiche e culture

che determinano tre possibili organizzazioni della societa'.

le tre possibilita' sono la prevaricativa1 (PREVA1), la prevaricativa2 (PREVA2)

e la collaborativa (COLL).

 

queste tre possibili organizzazioni possono essere definite anche

pragmatiche o idealistica, chiuse o aperta, iniziali o evoluta,

di primo, secondo e terzo livello, oligarchica o democratica

 

in questa sede sono preferite le definizioni

PREVA e COLL, e democratica o no.


 

caratteristiche

e dinamiche interne

 

6.1.0 caratteristiche e dinamiche interne

delle tre organizzazioni sociali

 

per facilitare la lettura di questo paragrafo e del successivo

si puo' iniziare ad utilizzare lo schema riportato al § 8.

 

.1, la societa' PREVA1 e' caratterizzata dalla dominanza, ottenuta con condizioni di forza,

di gruppi ristretti, che hanno come obiettivo l' appropriazione delle risorse disponibili.

in questi gruppi dominanti puo' essere presente anche la ricerca e l' esibizione

del proprio potere sugli altri.

 

in questi gruppi non sono presenti altri obiettivi.

non e' presente interesse per la conoscenza, per la costruzione sociale o per le persone.

la mancanza di interesse per la conoscenza produce la svalorizzazione della creativita' sociale,

con conseguente bassa conoscenza e capacita' generale e bassa possibilita' di soluzione dei problemi.

la bassa capacita' generale induce anche problemi indotti, altrimenti inesistenti.

 

le condizioni della popolazione sono al minimo sostenibile.

le condizioni critiche della popolazione ed i condizionamenti di forza inducono conflittualita’.

la cultura e' minima, gli atteggiamenti mentali sono chiusi, la societa' e' primitiva.

 

.2, l' organizzazione sociale PREVA2 e' caratterizzata dalla dominanza, ottenuta ancora

con azioni di imposizione, delle convinzioni di gruppi ristretti.

l' obiettivo di questo tipo di gruppo dominante e' l’ organizzazione della societa'

o la costruzione di qualcosa secondo progetti personali, che possono anche essere connessi con convinzioni su come sia conveniente

organizzare per tutti la societa'.

a questi obiettivi possono restare affiancati elementi PREVA1.

 

in questa societa' e' permessa una certa creativita', quando fosse finalizzata agli obiettivi

e convinzioni dei gruppi dominanti.

questo iniziale utilizzo, minimale, della creativita' produce un iniziale livello di conoscenza,

che determina una iniziale capacita' generale ed una iniziale capacita' di soluzione dei problemi.

la societa' comincia a presentare una struttura e le condizioni della popolazione sono migliori

di quelle presenti in PREVA1, ma le condizioni di vita in generale restano comunque modeste.

le condizioni di vita modeste e le imposizioni inducono ancora conflittualita’.

la cultura limitata non puo' ancora produrre una reale cultura ed apertura mentale.

 

.3, nella condizione COLL e' presente una variazione radicale nelle convinzioni e negli obiettivi rispetto alle organizzazioni precedenti.

COLL e' lontana della semplice ricerca delle gratificazioni immediate di PREVA1

o dalle convinzioni imposte per la organizzazione sociale di PREVA2.

l' impostazione sociale di COLL e' all' opposto rispetto a quella degli altri due tipi di societa'.

in COLL e' presente la consapevolezza che esplorazione e conoscenza, contatto con gli altri,

e la conseguente costruzione sociale avanzata, siano opportunita' infinitamente maggiori

rispetto a quelle ottenibili con l' appagamento di desideri iniziali,

ed e' presente anche la consapevolezza dei gravi limiti concettuali nelle organizzazioni impositive delle societa'.

 

COLL apre alla partecipazione per liberare la crativita', che e' il motore dell' esplorazione

e della conoscenza, e da questo ottiene capacita' e soluzione dei problemi.

 

la partecipazione viene spinta fino alla sua connessione con i nuclei direzionali,

al fine di portare al meglio la capacita' nella societa', impedire la prevaricazione

e disattivare la conflittualita'.

 

la conoscenza elevata comporta la consapevolezza dell' impossibilita' di modelli interpretativi definitivi ed alla logica per elementi causali,

e questo apre alla cultura piu' aperta ed avanzata.

 

a tutto questo segue la piu' elevata organizzazione sociale e le piu' elevate condizioni di vita.

 

la condizione COLL si presenta come la massima realizzazione sociale possibile

e con questo la massima opportunita' di esistenza.

 

le sequenze che ne risultano sono:

interesse o meno per la conoscenza, costruzione sociale e persone,

conseguente apertura o inibizione alla partecipazione-creativita',

conseguente livello alto o basso di conoscenza, cultura e capacita',

quindi livello alto o basso di organizzazione e costruzione sociale,

da cui alta o bassa capacita' di risoluzione di problemi,

presenza o assenza di problemi indotti,

condizioni elevate o critiche per le popolazioni,

assenza o presenza di conflittualita'.


 

6.2.0 ruolo centrale della partecipazione-creativita'

 

puo' essere interessante notare come la partecipazione-creativita' costituisca un elemento

centrale, la cui presenza o assenza influenza tutti gli altri elementi ed in particolare capacita'

generale, induzione di problemi, condizioni della popolazione e conflittualita'.

 

da notare anche che la elevata partecipazione-creativita' induce cultura e apertura mentale,

le quali inducono una aumentata consapevolezza per COLL, che a sua volta aumenta ancora

la partecipazione-creativita', rinforzando la sequenza (schema § 8).

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da notare infine che le societa' PREVA1 e PREVA2 sono entrambe caratterizzate da bassa creativita', mentre la societa' COLL

e' caratterizzata dalla massima creativita' possibile, ed e' questo che la colloca all' opposto delle societa' PREVA.

la partecipazione-creativita' corrisponde naturalmente alla liberta' di espressione,

valorizzazione delle idee, promozione della ricerca senza pregiudizi e diffusione dei risultati.


 

6.3.0 coesistenza delle tre condizioni e somiglianza delle PREVA

 

la schematizzazione effettuata in PREVA1 e 2 e COLL e' evidentemente una semplificazione,

necessaria alla struttura teorica.

nella realta' le tendenze sociali sono sempre miste, con molteplici nuclei attivi di un tipo

o dell' altro, ma con la dominanza di una delle organizzazioni descritte.

quando si parla di una di queste tre condizioni si deve intendere quindi l' aspetto dominante nella societa' di riferimento.

 

le organizzazioni PREVA1 e 2, pur essendo differenti, hanno diversi punti in comune;

entrambe sono caratterizzate dall' imposizione, dal non utilizzo o dallo scarso utilizzo

della creativita' sociale, oltre che dalla scarsa cura della popolazione

e sono quindi sostanzialmente all' opposto di COLL.

per questo motivo e per semplificazione descrittiva,

PREVA1 e 2 saranno spesso menzionate sotto il termine unificato di PREVA.


 

6.4.0 concettualizzazione binaria della societa'.

due elementi opposti.

 

da tutto questo risulta evidente come la societa' tenda a svilupparsi in due direzioni opposte,

dove una corrisponde alle due condizioni PREVA e l' altra alla condizione COLL.

 

usualmente al contrario si tende ad immaginare che la societa' si sviluppi seguendo una unica direzione,

che i suoi nuclei direzionali possano organizzare la societa' secondo una unica linea evolutiva,

anche se con una capacita' di realizzazione variabile o spesso deludente.

 

questa interpretazione unicista e' errata ed impedisce la corretta consapevolezza

della esistenza di forze che spingono in due direzioni opposte.

la mancanza di questa corretta consapevolezza corrisponde alla mancanza

degli elementi necessari perche' possa essere concettualizzata una condizione sociale

di tipo superiore.

 

in assenza di questa consapevolezza dell' elemento binario PREVA-COLL

e delle sue dinamiche, e naturalmente anche in assenza della determinazione di operare

per un cambiamento, non sarebbe quindi possibile la variazione verso COLL,

e PREVA resterebbe la sola condizione logica e possibile.

 

e' indispensabile sempre tenere presente che siamo in un sistema sociale binario,

che presenta costantemente due tendenze opposte ed incompatibili,

ognuna delle quali tende a realizzare un sistema totalmente differente rispetto all'altro.

 

si deve costantemente tener presente che scegliere, o lasciare operare, l' una o l' altra

di queste due possibilita', significa modificare in ogni aspetto le condizioni dell' esistenza.

si deve decidere insomma in quale sistema si vuole vivere e, se si desidera un sistema evoluto,

ci si deve attivare concretamente perche' possa essere costituita e mantenuta la condizione COLL.

ognuna di queste due tendenze opposte condiziona a cascata tutti i nuclei strutturali

della societa', dagli elementi direzionali centrali e locali a quelli amministrativi,

ai nuclei culturali ed a quelli operativi o di controllo,

con la conseguente interferenza profonda e capillare sulla societa',

che nelle condizioni PREVA puo' arrivare alla perdita della stessa organizzazione collettiva,

che verrebbe trasformata in una societa' dominata dalla sola logica della forza.

 

si deve anticipare (§11.1) che, anche se solo una delle due tendenze puo' sembrare presente,

queste tendenze restano sempre coesistenti.

in ogni evento sociale di rilievo, e' necessario considerare come stiano operando entrambe.

 

la struttura PREVA e' istintiva e primaria, ed e' per questo che rimane sempre inevitabilmente presente.

non si deve mai trascurare di considerare che quindi e' sempre attiva, con sue azioni finalizzate, in ogni circostanza


 

dinamiche: 2, sviluppo

 

7.1.0 come si sviluppano le tre organizzazioni sociali

 

le organizzazioni PREVA sono le piu' istintive e quindi sempre le prime a costituirsi.

solo successivamente si puo’ sviluppare l’ organizzazione COLL.

 

PREVA1 e' l' organizzazione sociale iniziale

ed e' determinata dalle pulsioni di base della specie umana,

come il desiderio sessuale, quello di appropriarsi delle opportunita', quello di essere notati,

o come le rabbie elementari.

 

PREVA2 e' l' organizzazione subito successiva.

questa si sviluppa per reazione ai danni indotti da PREVA1 alle proprie condizioni di vita

o a quelle di altri.

questa reazione si basa pero' su una cultura ancora iniziale, che puo' produrre solo analisi iniziali degli accadimenti ed avviene sotto l' influenza di spinte psicologiche inconsapevoli,

come quella di identificarsi in un gruppo.

le conseguenze sono societa' tendenti a razzismi, regionalismi, integralismi religiosi,

oppure dittature di singoli o di gruppi.

 

successivamente alle prime due si puo' costituire la condizione COLL.

 

la condizione COLL viene indotta da alcuni elementi che si sono costituiti progressivamente,

dalle epoche piu' passate al periodo attuale.

per questo si possono definire differenti tipi successivi di organizzazioni COLL.

 

il primo elemento (1) che ha spinto verso una organizzazione COLL e' il contenimento

dei danni alle condizioni di vita determinati dalle condizioni PREVA.

successivamente (2) si e' aggiunta l' intuizione della rete di vantaggi ottenibili con

la collaborazione e piu' recentemente, come ulteriori induttori della condizione COLL,

si sono aggiunte (3) le consapevolezze prodotte dal pensiero multiplo.

 

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7.2.0 pensiero singolo e pensiero multiplo.

creativita' e pensiero multiplo

 

se molti pensieri individuali si confrontano, si determina la disponibilita' di molte informazioni

e idee. questa condizione di confronto puo' essere definita “pensiero multiplo”.

la condizione contraria a quella del pensiero multiplo, nella quale la grande scarsezza

di circolazione delle idee lascia agli individui solo la possibilita’ di concettualizzare da soli,

dal solo proprio punto di vista, nella totale assenza di altre informazioni, puo’ essere definita

pensiero singolo”.

 

la condizione di pensiero multiplo e' la manifestazione piu' piena della partecipazione-crativita' (§ 6.1, 6.2, 8);

la differenza e' solo quantitativa.

 

per pensiero multiplo si deve intendere la fase successiva alla partecipazione-creativita';

una condizione che produce una massa di conoscenze non ottenibili con la sola creativita' iniziale.


 

7.3.0 pensiero multiplo, il primo elemento prodotto

 

la disponibilita' di molte informazioni e idee, originata dal pensiero multiplo, produce

(3.1), consapevolezza delle dinamiche sociali, costituita da:

(3.1.1), consapevolezza della relazione tra tipo di organizzazione sociale e condizioni

di esistenza, cioe' consapevolezza della funzione della societa',

(3.1.2), intuizione le dinamiche PREVA-COLL e la necessita' della condizione COLL,

cioe' intuizione della struttura della societa'.

 

questa consapevolezza ed intuizione hanno prodotto le condizioni COLL piu' recenti,

che si stanno dimostrando pero' essere ancora insufficienti per una prevalenza stabile di COLL.


 

7.4.0 pensiero multiplo, i due ultimi rivoluzionari elementi prodotti

 

la potenza di analisi del pensiero multiplo sta producendo,

proprio nel presente periodo storico,

altri due elementi rivoluzionari e convergenti, che sono:

 

(3.2), la scoperta dell' inconscio, che e' quella parte profonda della personalita’ umana

ed animale che determina pulsioni, sensazioni ed idee al di fuori della consapevolezza

e della volonta'.

 

questa scoperta obbliga alla revisione radicale delle interpretazioni,

determina per questo la variazione delle emozioni e delle azioni,

induce convinzioni necessariamente tolleranti,

apre all' osservazione attenta dell' esterno ed all' interesse per l' esplorazione culturale,

demolendo con tutto questo i giudizi elementari e le precedenti culture paralizzanti.

 

queste conseguenze della consapevolezza dell' inconscio sono uno degli elementi piu' potenti per la concettualizzazione

e quindi per la possibilita' di realizzazione della cultura e della condizione COLL.

 

uno di questi potenti induttori di COLL, prodotti o potenziati dalla scoperta dell' inconscio,

e' la consapevolezza della presenza di catene causali in ogni avvenimento

o problema, e' cioe' la reazione logica secondaria (§ 2.2),

base indispensabile anche per la reale possibilita' di elaborazione e risoluzione

di ogni necessita' (§ 2.1).

 

(3.3), il secondo elemento prodotto sono gli attuali rivoluzionari modelli interpretativi della fisica.

anche questi stravolgono oltre ogni possibile immaginario le nostre idee di esistenza,

vita e morte, obbligando alla conclusione che le nostre convinzioni siano modelli limitati

e transitori sempre estremamente lontani da una realta' che restera' sempre inimmaginabile.

 

questo secondo elemento produce conseguenze simili a quelle prodotte dal precedente, rafforzandole;

obbliga infatti a considerare le idee limitate alle conoscenze in corso,

aprendo cosi' ancora di piu' alla tolleranza ed all' interesse per la esplorazione e conoscenza.

 

questi due potenti elementi convergono a determinare, attraverso questa rivoluzione

dei significati, una variazione radicale degli interessi.

gli interessi di essere protagonisti, di possedere, le rabbie elementari,

vengono obbligatoriamente spostati verso la tolleranza, l' esplorazione, la conoscenza

e l' interazione profonda.

 

gli interessi alla base delle societa' PREVA, in presenza di queste nuove conoscenze,

si trasformano in elementi banali e perfino risibili,

cosi' da non essere piu' un elemento attrattivo o di ostentazione.

 

questa nuova cultura trova la sua naturale possibilita' di realizzazione nella organizzazione COLL,

essendo questa centrata sulle opportunita' di scambio, esplorazione, conoscenza e costruzione avanzata,

che viene quindi ricercata e rafforzata.


 

7.5.0 i tre livelli COLL

 

gli elementi induttori della condizione COLL, che si sono determinati nel tempo sono quindi, in totale, 6.

schematizzando, questi hanno determinato, dalle epoche passate ad oggi, 3 condizioni successive COLL,

che possono essere definite COLL1, 2 e 3.

 

COLL1 si e' costituita per prima, nei tempi piu' passati, ed e' stata innescata dagli elementi

pro-COLL 1 e 2 (§ 7.1).

COLL2, e' recente ed e' stata costituita dai due elementi iniziali

a cui si e' aggiunto il primo prodotto del pensiero multiplo (costituito da due

sotto-elementi (§7.3)).

COLL3 e' la organizzazione COLL che si potrebbe riferire al periodo attuale

e che sarebbe costituita dai primi 4 elementi pro-COLL, piu' i due piu' recenti prodotti del pensiero multiplo.

 

la attuale presenza di tutti i 6 elementi pro-COLL sta costituendo una massa di fattori

che potrebbe determinare la prevalenza stabile di COLL su PREVA

 

per semplificazione in questa sede verra' comunque mantenuta generalmente

la sola definizione COLL

e questa si riferira' prevalentemente alla attuale latente potenziale condizione COLL3.